Ciao a tutti!
Quest'oggi parliamo di MUSICA 🎶
Ancora non ho avuto modo di parlarvi di questa parte della mia vita.
Eppure la musica, e in particolare il canto, è sempre stato uno dei miei punti di riferimento e una delle mie grandi passioni fin da quando andavo all'asilo.
Alle medie poi cominciai a cantare nel coro Gospel della mia città.
In quegli anni la musica era per me già responsabilità, impegno e insieme divertimento, svago e novità: infatti bisognava conciliare i mercoledì di prove, le prove generali e straordinarie, lo studio dei brani - parole, musica e movimenti - e piccole parti da solista, con i concerti di Natale e Pasqua, gli spostamenti e le attese con le amiche per salire sul palco.
C'è sempre stato qualcosa di misterioso nella musica che mi ha affascinato e attirato a sé in tutti questi anni, tanto che continuai durante le medie e il liceo, fino ad oggi, a prendere lezioni di canto e a esibirmi nei saggi annuali.
Posso poi svelarvi la novità datata settembre 2018: sono molto felice e onorata di essere entrata a far parte del Coro Giovani La Verdi.
Inoltre in quest'ultimo anno decisi anche, in accordo col mio ragazzo, di prendere un abbonamento per la stagione sinfonica all'Auditorium La Verdi di Milano sfruttando il vantaggioso abbonamento Soci Under 30, con una forte agevolazione economica per i più giovani.
L'auditorium di Corso San Gottardo è davvero imponente, moderno e con un'acustica eccezionale, ve lo consiglio veramente, soprattutto se siete 'novellini' come lo ero io.
- La decisione venne dopo un anno di abbonamento per studenti, fornito dall'Università Cattolica, ai Recital di canto (❔se vi chiedete cos'è un Recital: è una "performance musicale di tipo vocale. Può essere incentrata su un singolo musicista, a volte accompagnato da un pianoforte, o sulle opere di un singolo compositore.") alla Scala, che mi piacque, ma ritengo che i cantanti lirici di oggi abbiano perso lo spirito giusto con cui interpretare i brani, riducendo il cantato a un mero e unico 'vocalizzo', sicuramente musicale ma senza il senso e l'emozione che dovrebbe veicolare; inoltre la Scala è "La Scala", ma l'acustica non è paragonabile a quella di un Auditorium -.
Ho deciso di trattare proprio di quest'argomento perché quando ne parlo con gli amici o i conoscenti mi sembra di intuire nelle risposte e negli sguardi dei punti interrogativi, nel senso che banalmente si capisce che si stia parlando di musica, orchestra e in gran parte classica, ma mi sembra che pochi riferiscano i propri pensieri a un'esperienza davvero vissuta.
Per farla semplice mi pare che la mia generazione, e in parte quella dei miei genitori, sia poco interessata a ascoltare musica classica dal VIVO. Eppure questa segna una forte differenza rispetto alla musica registrata.
Certo, anch'io fino all'anno scorso quasi non conoscevo l'esistenza dell'Auditorium, e proprio per questo ho apprezzato ancora di più la 'scoperta'.
E ora vi illustro 3 buoni motivi per frequentare l'Auditorium:
Quest'oggi parliamo di MUSICA 🎶
Ancora non ho avuto modo di parlarvi di questa parte della mia vita.
Eppure la musica, e in particolare il canto, è sempre stato uno dei miei punti di riferimento e una delle mie grandi passioni fin da quando andavo all'asilo.
Alle medie poi cominciai a cantare nel coro Gospel della mia città.
In quegli anni la musica era per me già responsabilità, impegno e insieme divertimento, svago e novità: infatti bisognava conciliare i mercoledì di prove, le prove generali e straordinarie, lo studio dei brani - parole, musica e movimenti - e piccole parti da solista, con i concerti di Natale e Pasqua, gli spostamenti e le attese con le amiche per salire sul palco.
C'è sempre stato qualcosa di misterioso nella musica che mi ha affascinato e attirato a sé in tutti questi anni, tanto che continuai durante le medie e il liceo, fino ad oggi, a prendere lezioni di canto e a esibirmi nei saggi annuali.
Posso poi svelarvi la novità datata settembre 2018: sono molto felice e onorata di essere entrata a far parte del Coro Giovani La Verdi.
Inoltre in quest'ultimo anno decisi anche, in accordo col mio ragazzo, di prendere un abbonamento per la stagione sinfonica all'Auditorium La Verdi di Milano sfruttando il vantaggioso abbonamento Soci Under 30, con una forte agevolazione economica per i più giovani.
L'auditorium di Corso San Gottardo è davvero imponente, moderno e con un'acustica eccezionale, ve lo consiglio veramente, soprattutto se siete 'novellini' come lo ero io.
- La decisione venne dopo un anno di abbonamento per studenti, fornito dall'Università Cattolica, ai Recital di canto (❔se vi chiedete cos'è un Recital: è una "performance musicale di tipo vocale. Può essere incentrata su un singolo musicista, a volte accompagnato da un pianoforte, o sulle opere di un singolo compositore.") alla Scala, che mi piacque, ma ritengo che i cantanti lirici di oggi abbiano perso lo spirito giusto con cui interpretare i brani, riducendo il cantato a un mero e unico 'vocalizzo', sicuramente musicale ma senza il senso e l'emozione che dovrebbe veicolare; inoltre la Scala è "La Scala", ma l'acustica non è paragonabile a quella di un Auditorium -.
Ho deciso di trattare proprio di quest'argomento perché quando ne parlo con gli amici o i conoscenti mi sembra di intuire nelle risposte e negli sguardi dei punti interrogativi, nel senso che banalmente si capisce che si stia parlando di musica, orchestra e in gran parte classica, ma mi sembra che pochi riferiscano i propri pensieri a un'esperienza davvero vissuta.
Per farla semplice mi pare che la mia generazione, e in parte quella dei miei genitori, sia poco interessata a ascoltare musica classica dal VIVO. Eppure questa segna una forte differenza rispetto alla musica registrata.
Certo, anch'io fino all'anno scorso quasi non conoscevo l'esistenza dell'Auditorium, e proprio per questo ho apprezzato ancora di più la 'scoperta'.
E ora vi illustro 3 buoni motivi per frequentare l'Auditorium: